Trapianto di cartilagine del ginocchio |
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Écrit par Garotta Lorenzo | |||||||||
Trapianto di cartilagine
Il trapianto di cartilagine è realizzato in particolari patologie come ad esempio l'osteocondrite dissecante del ginocchio: purtroppo, non è una tecnica realizzabile nell'artrosi, dove l'usura della cartilagine è "a specchio" tra tibia e femore e non si presta ad un trapianto secondo le tecniche attualmente disponibili.
La foto n°1 mostra un trapianto di cartilagine: si tratta di un "cilindro" osseo prelevato a livello della troclea del ginocchio (in una zona non-portante e periferica). La freccia mostra la cartilagine bianca. Questa tecnica, chiamata "mosaicplasty", prevede l'innesto di questi trapianti "a mosaico", nella zona priva di cartilagine.
La foto n°2 mostra il difetto cartilagineo tipico di un'osteocondrite dissecante. La pinza chirurgica (in primo piano sulla sinistra) mostra la "pastiglia osteocondrale", che, distaccatasi dal condilo femorale, era libera nell'articolazione. La freccia invece mostra il "buco" a livello della cartilagine che sarà riempito dal trapianto.
La foto n°3 mostra il trapianto di cartilagine innestato a pressione nel difetto cartilagineo. In questo caso, diversi cilindri di cartilagine sono necessari per colmare il "buco". Questa tecnica, realizzabile anche in artroscopia, ha il vantaggio di poter essere utilizzata durante lo stesso tempo chirurgico.
Al contrario, la tecnica che prevede l'innesto di cartilagine coltivata in vitro, necessita due interventi chirurgici separati: durante la prima fase vengono prelevate delle cellule, che moltiplicatesi "in vitro", daranno luogo ad un trapianto cartilagineo da innestare in un secondo tempo (dopo alcune settimane).
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Mise à jour le Samedi, 04 Décembre 2010 20:53 |