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Menisco
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Written by Garotta Lorenzo   
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Menisco: anatomia e funzione  

Nell'articolazione del ginocchio ci sono due menischi: il menisco mediale, (cioè l'interno) e il menisco laterale o esterno. Sono due fibro cartilagini triangolari interposte tra la tibia ed il femore . Possono essere considerati come  due "ammortizzatori" che permettono una perfetta congruenza, tra femore e tibia, a livello dell'articolazione del ginocchio. (dettagli ...)     


Menisco: cosa si deve sapere

La meniscectomia totale (rimozione chirurgica del menisco) conduce ad una artrosi di ginocchio, in particolare nel  caso in cui si associ ad una rottura del legamento crociato anteriore. Bisogna cercare di conservare la maggior parte    del capitale meniscale e rimuovere in artroscopia, unicamente la porzione meniscale rotta.  

La sutura del menisco deve essere sempre praticata, laddove sia possibile; in particolare è de effettuare nelle rotture del menisco nella sua zona più periferica e nei giovani pazienti.


Menisco: sintomi nella fase acuta di una rottura

La rottura o lesione del menisco può manifestarsi a qualsiasi età. In generale ci si procura una rottura del menisco in seguito ad una distorsione con il ginocchio flesso a circa 20° e il piede bloccato a terra: è la classica distorsione di ginocchio del calciatore. Un altro meccanismo, per lo più osservato nei pazienti meno giovani, è rappresentato da un'iperflessione ( ... il piastrellista che è accovacciato ...) seguita dal ritorno in piedi. Il menisco mediale, schiacciato dal condilo femorale mediale, si rompe: la parte lesionata può lussarsi nella gola intercondiloidea, dando luogo al vero "blocco meniscale" (impossibilità ad estendere completamente il ginocchio). Siamo di fronte alla classica rottura a manico di secchio del menisco mediale. Un "crack" può essere percepito dal paziente associato ad un dolore intenso al ginocchio.

Talvolta la rottura di un menisco si associa ad una cisti meniscale, che si manifesta come una tumefazione a livello del menisco mediale o laterale. La cisti del menisco è ben visibile alla risonanza magnetica (foto 1 e 2).

Foto n°1: Cisti del menisco laterale (cisti meniscale). Come si vede dalla freccia, si associa ad una rottura del menisco laterale. 


cisti del menisco laterale del ginocchio visibile alla risonanza magnetica


    Foto n°2: Voluminosa cisti del menisco mediale alla risonanza magnetica nucleare      cisti-menisco-mediale         

 


Menisco: diagnosi di meniscopatia (lesione meniscale)

La diagnosi si basa su un accurato esame clinico da parte dello specialista ortopedico. Si ricerca la presenza di un flexum  (minimo deficit d'estensione) più o meno associato alla presenza di un idrartro o versamento articolare (ovvero la presenza di liquido sinoviale all'interno dell'articolazione che il paziente identifica come "ginocchio gonfio"). All'esame clinico si ricerca inoltre la presenza di un dolore dl ginocchio a livello dell'emirima meniscale, mediale o laterale, ed altri segni specifici di una sofferenza meniscale (Mc Murray, Grinding Test di Cooper-Appely ecc. ). L'artrocentesi (rimozione di liquido-versamento articolare grazie ad una siringa) è raramente necessaria:può evidenziare un liquido giallo-citrino.

Talvolta la rottura del menisco laterale sopraggiunge con dolori, scrosci e blocchi articolari: bisogna in questi casi pensare alla eventuale rottura di un menisco laterale discoide.


Menisco: esami radiologici

Il bilancio radiografico standard del ginocchio,  necessario per eliminare una lesione ossea o osteocondrale, è in generale normale. Sono importanti (in particolare le lastre in appoggio) per eliminare un iniziale degenerazione artrosica del compartimento femoro tibiale.  L'artrografia (poco utilizzata in Italia) permette di visualizzare il contorno dei menischi e del resto dell'articolazione:è un metodo diagnostico preciso per visualizzare le rotture del menisco. La TAC con iniezione di prodotto di contrasto può essere altrettanto utilizzata alla ricerca di lesioni del menisco. La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) è l'esame più affidabile e meno invasivo per la diagnosi di rottura del menisco.

 

Tecnica chirurgica del menisco in artroscopia 

Le tecniche chirurgiche utilizzate per regolarizzare o suturare i menischi sono eseguite in artroscopia. Vengono eseguite due-tre piccolissime incisioni a lato della rotula per permettere all'ottica (collegata ad un video) di vedere all'interno dell'articolazione.  Diversi strumenti microscopici possono essere introdotti, permettendo il trattamento chirurgico delle lesioni.  Attualmente in artroscopia si possono trattare e ricostruire i legamenti crociati (anteriore e posteriore) effettuare trapianti di cartilagine, praticare biopsie della membrana interna del ginocchio (membrana sinoviale), sezionare la cosiddetta plica sinoviale (ovvero una duplicatura della membrana del ginocchio, che a volte può essere patologica e dare dolori) o infine effettuare delle artroscopie di "lavaggio articolare" in alcune ginocchia che presentino segni iniziali d'artrosi. Si può effettuare in day-hospital, ma necessita un'anestesia, che puo' essere generale, spinale o locoregionale.



Menisco: riabilitazione in seguito ad artroscopia del ginocchio 

Il gesto chirurgico mini invasivo, realizzato in artroscopia, semplifica enormemente la riabilitazione post-operatoria. Dopo una meniscectomia mediale (rimozione artroscopica del menisco) , il paziente può ritornare a camminare senza stampelle 24 ore dopo l'intervento e recuperare completamente la mobilità articolare (flessione completa). Spesso gli autori consigliano qualche seduta di fisioterapia: le elettrostimolazioni, lo stretching e della riabilitazione propriocettiva del ginocchio, possono accelerare il recupero dello sportivo. Bisogna sapere che una meniscectomia laterale può comportare un recupero più lento. La sutura del menisco necessita, al contrario, una diversa riabilitazione: per proteggere la sutura, la flessione è limitata le prime 4-6 settimane: il carico totale, spesso autorizzato, necessita comunque l'aiuto delle stampelle.


Domande frequenti

  • Il mio ginocchio si "blocca"  : ho il menisco rotto ?

In generale il paziente dice che il suo ginocchio si blocca quando non riesce a flettere completamente questa articolazione: si tratta per lo più in questo caso di un problema di origine rotulea. Quando il menisco è rotto si ha un blocco in estensione (rottura a manico di secchio), cioè il ginocchio non può estendersi completamente.

 

  • Il mio ginocchio "scricchiola" : ho il menisco rotto ?

Molto spesso questi rumori non sono accompagnati da dolori e si percepiscono durante la flessione del ginocchio: in generale non sono dovuti ad una rottura del menisco: sono ancora una volta di origine rotulea.

 

  • Se mi tolgono il menisco in artroscopia, avrò un'artrosi tra 20 anni?

Il menisco ha un'importanza fondamentale nella articolazione del ginocchio: tuttavia studi (thèse Prof. Philippe Neyret)  hanno dimostrato che se il legamento crociato anteriore è intatto, una meniscectomia (cioè la rimozione artroscopica del menisco rotto) non porterà a un'artrosi dopo 20 anni. Al contrario se il ginocchio presenta una rottura del legamento crociato anteriore ed in più viene rimosso il menisco (in particolare il menisco mediale), un'artrosi è quasi assicurata.

 

  • Quanto tempo ci vuole per ritornare a praticare sport dopo un'artroscopia?

I tempi di recupero variano da individuo a individuo: un giovane sportivo professionista che si allena ogni giorno ed  ha  la possibilità di dedicare tre o quattro ore al giorno al ginocchio potrà riprendere sicuramente molto in fretta: in due o tre settimane il paziente può ritornare a giocare a calcio.   Bisogna sapere che la riabilitazione e il recupero dopo un intervento sul  menisco laterale è più lento e più difficile rispetto al menisco mediale. Tuttavia, in generale, uno sportivo non professionista può ritornare a correre dopo circa tre settimane e a giocare a calcio o a praticare uno sport di contatto mediamente quaranta giorni dopo l'artroscopia.  

 

  • Quanto tempo devo rimanere senza poter andare al lavoro?

Per un lavoro sedentario (il soggetto è seduto in un ufficio senza essere obbligato a camminare  tutto il giorno) la ripresa può essere molto veloce: due, tre giorni dopo l'artroscopia, con la gamba alta e ghiaccio la maggior parte del tempo. Se il lavoro e più "fisico" ( muratore, operaio ... ) in generale si consigliano 3-5 settimane di riposo. 

 

  • Quanto tempo dura un'artroscopia per un menisco?

Ormai gli specialisti ortopedici possono eseguire un'artroscopia  chirurgica semplice  in pochissimi minuti. 

 

  • Posso fare la doccia dopo un'artroscopia?

Anche se ci sono solo due piccole incisioni, si consiglia di proteggere dall'acqua il ginocchio mentre si fa la doccia. Bisogna sapere che queste due piccole incisioni permettono l'entrata nell'articolazione agli strumenti chirurgici ed è necessario quindi attendere la cicatrizzazione prima di poter bagnare la ferita: il bagno in piscina è consentito solo a cicatrizzazione avvenuta (che in generale è presente dopo quindici giorni);  in alcuni casi -sotto controllo medico- si utilizzano cerotti impermeabili che permettono al paziente di poter eseguire una riabilitazione in piscina, che  può accelerare il recupero funzionale e facilitare la riabilitazione del ginocchio.


 

  • Un'artroscopia fa male?

In generale il paziente non presenta dolori nel decorso post-operatorio per una meniscectomia artroscopica. 

 

  • L'artroscopia si può fare con il laser?

Ultimamente si possono eseguire delle metodiche mini-invasive artroscopiche tramite un sistema che, utilizzando energia bipolare, vaporizza i tessuti in ambiente liquido. Questa metodica, tuttavia, non modifica il decorso post-operatorio di un'artroscopia.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Last Updated on Friday, 22 July 2011 19:59