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Riabilitazione e fisioterapia per legamento crociato anteriore
Riabilitazione e fisioterapia per legamento crociato anteriore Print
Written by Garotta Lorenzo   
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Riabilitazione e fisioterapia (legamento crociato anteriore)

 

Mobilità (riabilitazione -fisioterapia legamento crociato anteriore)

Il malato può immediatamente, dopo l'intervento, flettere ed estendere il ginocchio. Nei primi quindici giorni, si possono facilmente raggiungere i 120 gradi senza pericolo per il trapianto. Con la fisioterapia, l'estensione completa deve essere ricercata da subito (bibliografia art.1). L' iperestensione (fisiologica nel caso di un ginocchio recurvato) è invece assolutamente da evitare. In generale si ottiene una flessione completa (il tallone che tocca la natica) a circa tre mesi dall'intervento.

 

Potenziamento muscolare (riabilitazione - fisioterapia legamento crociato anteriore)

Bisogna evitare innanzitutto quella che i francesi chiamano una "sidération musculaire", ovvero impedire che i muscoli (in particolare il vasto mediale) si "addormentino" non rispondendo più ai comandi.

Questo è ottenibile attraverso diverse metodiche:

  • elettrostimolazione: sembra abbia un effetto benefico (bibliografia art. 2)
  • tutti gli esercizi muscolari proposti è sicuramente meglio realizzarli in catena cinetica chiusa rispetto a quelli effettuati in catena cinetica aperta. Ovvero la contrazione del muscolo viene effettuata con il piede fisso a terra: la contrazione isometrica (contrazione senza movimento articolare) è altrettanto utile. L'isocinetica è sconsigliata nei primi quattro mesi, mentre è molto importante nella fase che precede la ripresa della competizione (5° - 6° mese) (bibliografia art. 3 e 4).

 

Riabilitazione propriocettiva (legamento crociato anteriore)

Occupa un posto molto importante nella riabilitazione e nella fisioterapia del ginocchio operato di legamento crociato anteriore. In uno studio italiano realizzato dall'équipe del Prof. Cerulli (bibliografia art. 5) realizzato su 600 giocatori di calcio la metà (300) ha intrapreso una riabilitazione di tipo propriocettiva e la metà restante ha continuato le classiche sedute di allenamento.  Il risultato è eclatante in quanto tra i giocatori che hanno integrato agli allenamenti una riabilitazione propriocettiva, nei tre anni seguenti, sono stati notati solo 10 rotture del legamento crociato anteriore. Tra i restanti 300 giocatori che non hanno intrapreso questa riabilitazione propriocettiva , ben 70 giocatori hanno presentato una rottura del legamento crociato anteriore nello stesso lasso di tempo ( tre anni ).

 

Stretching

Importantissimo: da eseguire in associazione al potenziamento muscolare.

 

Tutori e  ginocchiere pro legamento crociato anteriore

Gli autori consigliano di utilizzare un tutore nell'immediato post-operatorio: ha la funzione di protegger il trapianto (evitando in particolare l'iperestensione) al momento del risveglio del malato. Si può abbandonare pochi giorni dopo l'intervento.

Per quanto riguarda le ginocchiere, la tendenza attuale è quella di pensare  che questi dispositivi medici siano molto importanti per  rassicurare il malato, ma non siano indispensabili per la protezione del nuovo legamento. Sembra che possano avere stimolare la propriocezione, ma che non impediscano, meccanicamente, la traslazione anteriore della tibia rispetto al femore. (bibliografia art. 6) 

 

Stampelle.

Gli autori consigliano di riprendere il carico completo dopo circa 20-30 giorni dall'intervento. Per i primi giorni si consiglia un appoggio parziale sostenuto con due stampelle

 

In seguito ... dopo un crociato anteriore


A 1 MESE si può eseguire:

  • Cyclette senza resistenza
  • Step senza resistenza
  • Nuoto se la cicatrizzazione lo permette (senza pinne: la "rana" è sconsigliata)

A 2 MESI :

  • Inizio della corsa ( senza decelerazioni brusche, senza cambiamenti di direzione, evitando le discese, evitando i terreni accidentati ...)
  • Nuoto
  • Bicicletta
  • Riabilitazione propriocettiva

A 3-4 MESI :

  • Le stesse attività intraprese al secondo mese possono essere progressivamente intensificate.
  • Si sconsiglia ancora l'isocinetica e ai primi sintomi (faticabilità, fastidio o dolore al tendine rotuleo) saper diminuire il carico di lavoro.

A 5-6 MESI :

  • Iniziare allenamenti più intensi per la ripresa agonistica dello sport desiderato.

 

 

Bibliografia

"Actualités dans la rééducation. Sport et rééducation du membre inférieur." Sous la direction de P. Chambat, Ph. Neyret, M. Bonnin, D. Dejour - Sauramps Medical - 2001

Art. 1 : Wascher e al. "Direct in vitro measurement of force in the cruciate ligaments." J.Bone Joint Surg. (am) 1993; vol. 75

Art. 2 : Snyder-Mackler L. - Ladin Z. - Schepsis A.A.  et al. "Elecrical stimulations of the thigh muscles after the reconstruction of the ACL." J. Bone Joint Surg. 1991; 73A, 1025:1035

Art. 3 : Middleton P. Isocinetisme et rééducation des lésions du LCA. Actualités dans la rééducation, Lyon Octobre 1997: 68.

Art. 4 : Middleton P. et al. "Rééducation après ligamentoplastie du LCA par la technique du DIDT: variantes par rapport au protocole après transplant libre au tendon rotulien." Sport Med. 2001 ; 129, 18:20.

Art. 5 : Caroffa A., Cerulli G., Proietti M., Aga G., Rizzo A. "Prevention of anterior cruciate ligament injuries in soccer." Knee Surg. Sports Traum. Arthr. 1996, 4; 19:21.

Art. 6 : Tolin B.S., Friedman M.J. "Autograft reconstruction of the antrerior cruciate ligament-semitendinous reconstruction. In Jackson D. W. et al. (eds). The anterior cruciate ligament. Current and future concepts." Raven Press Ltd. New York, 1993;305:324.

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Last Updated on Saturday, 04 December 2010 21:27